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La storia
Il film racconta la storia del processo (1970-1974) allo psichiatra Giorgio Coda, condannato per maltrattamenti ai suoi pazienti della Certosa di Collegno.
La rilettura, a distanza di oltre quarant’anni dalla pubblicazione del libro-denuncia di Alberto Papuzzi e Piera Piatti «Portami su quello che canta», è il punto di partenza per ripercorrere una stagione di impegno civile e di grandi cambiamenti e far conoscere a chi, quel periodo non l’ha vissuto, un pezzo di storia recente in cui i «matti» per la prima volta hanno avuto la parola, sono stati ascoltati, considerati dai giudici degni di fede, finalmente cittadini come gli altri.
Argomenti roventi, sui quali gli operatori della scienza, della medicina e del diritto in questi anni si sono cimentati, con un impegno che è sfociato anche in provvedimenti legislativi destinati a influire in modo rilevante sui rapporti tra i consociati.